C’era una volta un Re… (1)

Il Re per attuare i suoi disegni di conquista del territorio circostante aveva bisogno di cavalieri, uomini e armi. Tutte cose che costano.

Certo che, una volta espansa la propria area di influenza, avrebbe potuto riscuotere più tasse e così ricostituire il tesoro… insomma era un investimento!

Molto spesso però, succedeva che per finanziare le guerre dovesse ricorrere a un Banchiere e che questi pretendesse un interesse per le somme prestate.

Dobbiamo sapere però che succedeva abbastanza spesso che il Re invece di liquidare il debito, liquidasse il Banchiere spedendolo all’altro mondo.

Questo almeno finché verso la fine del 1700 non apparì sulla scena europea la famiglia Rothshild che sparpagliandosi nel continente e servendo interessi opposti ribaltò i rapporti di forza in Europa.

Sto semplificando molto, naturalmente.

Nei moderni ordinamenti troviamo la stessa struttura: il Governo (il Re) sceglie l’indirizzo politico e la Banca Centrale (Il Banchiere) decide se e come finanziare tale disegno.

Questa separazione è indispensabile, non si può mettere in mano la rotativa che stampa le banconote a chi poi le deve spendere.

Molto spesso sento dire che la Banca d’Italia è di proprietà degli italiani. Questo è Falso! La Banca d’Italia è sempre stata di proprietà di chi doveva garantire che il potere di acquisto della valuta rimanesse invariato, cioè l’INPS, alcuni fondi pensione, le principali Banche e alcune Assicurazioni. L’elenco completo lo puoi scaricare qui.

La POLITICA ECONOMICA – che per certi versi è un vero e proprio campo di battaglia – è ancora in mano a questi due archetipi che attraverso le proprie specifiche leve guidano gli eserciti.

Gli eserciti che un tempo dovevano conquistare territori, contadini e artigiani, oggi devono conquistare tecnologia, materie prime e fette di mercato (i consumatori).

Per molti versi la situazione di oggi è tanto più complessa e l’esplosione della pandemia ci costringe già adesso a rivedere i nostri comportamenti e specie in futuro molte scelte di carattere economico fatte negli ultimi decenni andranno riviste e valutate diversamente.

Per questo ho pensato di pubblicare nei prossimi articoli alcune riflessioni di macroeconomia che ci saranno utili per valutare dove orientare gli investimenti una volta chiarito chi sarà il prossimo Re degli Stati Uniti.

Un caro saluto.

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